” [...] Non-esseri e non-luoghi divengono astrazioni della loro consistenza figurativa, emergono dall’impasto materico con passaggi di pennello associati a graffiature del colore per lasciarsi solo blandamente lambire e mai penetrare, mai attraversare dal giudizio critico, quasi deferenti e casuali. Allegorie dunque della contemporanea e moderna incapacità di evolvere, dell’appagante quanto innaturale apatia che ci schiaccia e ci appiattisce nel tempo, accentuata da sapienti tagli fotografici che bloccano gli sviluppi narrativi e creano (per poi rapidamente stemperare) tensioni tra la realtà osservata e la sua trasposizione pittorica [...]“.
(da testo critico Stefano Martignago | ANYONE/ANYWHERE, a cura di Gaetano Salerno)