Ruggero D’Autilia

” […] Se la morte è nera la vita è bianca e richiama il candore ancestrale di un pugno di farina gelosamente conservata nel sacco della vita e della memoria, il gesto leggero e consolante di una mano che in essa intuisce il principio vitale di ogni esistenza e, con amore, le conferisce forma e consistenza, agendo sulla materia come la mater dolorosa che tramuta il proprio gesto in figlio, accettandone la trasformazione e alludendo, in questo particolare luogo espositivo, al dogma della Transustanziazione. E all’immanenza di una sostanza mossa dall’amore che trascende la sua contingenza fisica, oltre la sua limitante definizione nel tempo e nello spazio, guarda questa pittura che dissolve la rigorosa definizione di citazioni – manieriste e caravaggesche – nell’immateriale e pura energia della luce. “

(da testo critico Ruggero D’Autilia | My bag of flour, a cura di Gaetano Salerno)

Ruggero D’Autilia – My bag of flour_testo critico