” […] Il lavoro dell’artista è infatti divenuto – seguendo una precisa evoluzione tecnica e stilistica sempre logica e lineare – ricerca dell’armonia spaziale e osmotica relazione con il vuoto che esiste e persiste al di fuori del manufatto e al di là della sua funzione estetica, laddove la materia scultorea determina il proprio ingombro nella dimensione del reale e afferma la propria esistenza autonoma, determinandosi come oggetto in un mondo già oggettificato, divenendo ulteriore strumento di analisi per comprenderlo, concettualizzarlo, dominarlo […] “.
(da testo critico Giorgio Trinciarelli | La forma del vuoto, a cura di Gaetano Salerno)
Giorgio Trinciarelli – La forma del vuoto_testo critico