” [...] le sculture al neon di Christian Gobbo, attraverso le quali la parola – diffusa e trascesa in metafisici bagliori che smaterializzano l’oggetto nel concetto – diventa pretesto riflessivo per percepire presunte forme d’illuminazione simili a scoperte iniziatiche [...] “.
(da testo critico Axial Ages, a cura di Gatano Salerno)