Ekoè Diane Virginie

  ” [...] Ponderato dunque il gesto e calibrata l’azione, l’artista sottrae gradualmente consistenza alla materia per liberare dal peso la linea (quella stessa linea che secondo Piet Mondrian rappresenta, nel dipingere, “il principale mezzo d’espressione”) fino a giungere a valori compositivi estremi, prossimi all’azzeramento suprematista, ultima testimonianza vitale di un’idea neo-platonica di bellezza nella quale la forma incontra il concetto e svela, nell’inconsistenza del colore e del rumore, un progetto alto e spirituale [...]“.    (da testo critico Ekoè...

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Vito Campanelli

” [...] Le opere, acrilici e tecnica mista su tele di grande e grandissimo formato, saturano lo spazio espositivo come letteratura primordiale scarna e aulica in cui il parler pour parler cede il posto all’ essenzialità argomentativa delle introspezioni, delle speranze, delle illusioni, asciugandosi di ogni elemento superfluo e riscoprendosi – pur nella vitalità di qualche sbavatura di colore puro, liquida come linfa vitale – laica liturgia che rinuncia alla prolissità della prosa in favore di azzardati equilibri compositivi, secchi e imprevedibili come versi avanguardistici...

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Massimo Casagrande

” [...] accettata l’inconsistenza della vita e del fattore casuale della sua illogica forza auto-distruttrice, rappresenta invece un ritorno all’ordine agognato sebbene utopico; nel tentativo estremo di salvezza che nega la caotica illeggibilità delle macchie cromatiche riorganizzandosi in superfici laccate e monocrome, l’artista opera profondi squarci che ostinatamente cerca di ricucire prima che il tessuto si sfaldi e sveli, sanguinante, il nulla che l’illusione della quinta pittorica sottende e nega [...]“.     (da testo critico Massimo Casagrande | Assalto al tempo...

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MaBe

” [...] Ogni apparizione assume il valore cristiano di ricompensa, di evento mistico, di concessione unica ed irripetibile, sottolineata da una luce caravaggesca che con vigorosi bagliori metafisici colpisce gli elementi vibratili delle superfici nervose lavorate dall’artista, facendole poi ripiombare nel buio del magma creativo non prima di aver lasciato però un segno indelebile, un benessere osmotico che dialoga con i nostri sensi, donandoci pace e piacere [...]“. (da testo critico MaBe | Silenzio, finalmente, a cura di Gaetano...

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Maffeo D’Arcole

” [...] Narra con vocabolario onesto e diretto la cronaca, la politica, l’etica, traendo spunto dalle durezza della vita contadina e operaia per parlare della durezza dell’esistenza, dalla cultura del lavoro per parlare di etica, dalla religione cristiana per parlare di valori universali, dal folklore popolare per parlare di tradizioni, ricorrendo spesso a citazioni rubate alla storia dell’arte che, in chi come lui vi si inoltra da autodidatta, assumono il tono di geniali e illuminanti intuizioni [...]“.     (da testo critico Maffeo D’Arcole | Metamorfosi...

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Michele Tombolini

” [...] interviene con decisione sulla tela senza ricercare giudizi morali e senza suggerire percorsi di coinvolgimento che implicherebbero fattori emozionali fuorvianti; nel lungo piano sequenza dei volti, abolite le gerarchie, si stagliano soggetti-icona vittime della loro essenzialità, distorti e ri-contestualizzati nella nuova veste che ignora le falsità propagandistiche in favore di attestazioni del vero: eroi e antagonisti, vincitori e vinti, buoni e cattivi, oltre il mito che il loro nome ha evocato nel tempo, uniti nel progetto utopico di un’umanità che nell’inferno della...

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