Carlo Pucci

 ” [...] Tra analessi e prolessi, spostando rapidamente il piano narrativo dalla certezza indubitabile del passato (archivio storico delle memorie) all’incertezza inopinabile del futuro (archivio delle speranze), accetta l’inesistenza del tempo inteso come filo logico dell’esistenza; negato così l’assioma dell’assolutezza, nessun concetto universale sembra proporsi con tanta esattezza da non contemplare l’idea di casualità o, quantomeno, da non considerare e poi confutare l’inferenza costruttivista della teoria [...] “. (da testo critico Carlo Pucci | Distacco...

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Roberto Cannata

” [...] Sintetizzando così su ogni tela l’alfa e l’omega di una dimensione umana della quale conosciamo gli inizi e della quale intravediamo l’epilogo, grazie ad un percorso costruttivo e narrativo che sapientemente tesse orditi di commedia e tragedia, fino a confonderne le trame e a mischiarne i plot enunciativi: attimi felici e attimi tragici coesistono, facendo emergere contemporaneamente ora la levità della salvezza ora il peso della distruzione [...]“.  (da testo critico Roberto Cannata | Concrete Jungle, a cura di Gaetano...

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Sabrina Grossi

” [...] Nel manto cromatico che ricopre queste tele, espandendosi e ritraendosi all over fino a occultare la vuotezza dello sfondo, s’intuisce un allegro andare nel mondo, l’eccitazione di uno spirito vagante fanciullo calato nell’esplorazione multisensoriale di spazi inconsueti, l’ineffabile smarrirsi nei labirinti della physis –  questo fiume che scende e risale, oggi asciutto domani un torrente – senza poterla mai realmente afferrare né possedere [...]“. (da testo critico Sabrina Grossi | Ineffabile smarrirsi, a cura di Gaetano Salerno)   Sabrina Grossi...

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Shakinart

” [...] Fissando la propria immagine dentro lo specchio per superare le crisi d’identità si intuisce, nella porzione di mondo speculare al nostro sguardo riflesso, una mera illusione; solo calandosi nella performance, instillando dentro ogni movimento l’essenza dello scorrere di un’autentica biologia (sovrapponendo così il flusso vitale della propria vita a quello delle vite altrui), il lavoro di Shakinart diviene indubitabile esperienza ontologica [...]“. (da testo critico Shakinart | Nel Giardino Panico!, a cura di Gaetano...

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Manù Brunello

” [...] Realizzare merletti, ricami, gioielli, stoffe lucenti o vellutate, damaschi e stuoie con il pennello, utilizzando inganni visivi la cui natura mimetica introduce una pronta rivelazione di falsità, non è il pretesto per dar vita a virtuosismi di maniera, leziosamente svelati dai dettagli imitativi del trompe-l’œil, quanto piuttosto l’occasione per discutere il valore evocativo del segno, per declamare poesie della sottrazione, nella sintesi di un mondo contenuto, commensurabile, preciso come un taglio sartoriale, determinato dalla misurazione della superficie mai...

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Angelo Muriotto

” [...] Fibra di carbonio, reti metalliche, acciaio inox, plexiglass, lamiere sagomate, canne di vetro, granulati e polveri di marmo e di vetro: codificando l’opera solo all’esterno di sé stessa, parallelamente ai linguaggi innovativi che caratterizzano l’agire dell’artista, Angelo Muriotto intraprende un’operazione di riscrittura dei materiali e di letterature combinate, lasciando emergere la loro naturale forza espressiva intrinseca accentuata dai loro processi binari, dal loro miscelamento e disgiungimento, dalla loro sovrapposizione [...].” (da testo critico Angelo...

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