” [...] Gli studi di membra e volti, ripresi in scorci dal taglio fotografico, ritraggono pensieri e azioni più che individui, subordinando la fisicità dell’esistenza all’idea di concetti esistenziali; gli sguardi fissi verso e oltre i nostri, i corpi scossi dalla lotta o immobili nell’attesa, gli occhi sgranati, i muscoli contratti diventano gli interpreti di frustrazioni, rabbie, alienazioni, ansie, nevrosi che nessun vocabolo potrebbe diagnosticare ed esprimere con maggiore immediatezza o certezza [...]“.
(da testo critico Andrea Tagliapietra | Overlooking/Overmaking, a cura di Gaetano Salerno)