Enrico Bonetto

” [...] l’ingannevole facciata di azioni easy, meccanicamente gestuali, riafferma infatti, attraverso l’azione dell’esplorazione empirica dei ricordi, come in gioco di curiose osservazioni fanciullesche, il bisogno di riunificazione armonica di spazio, tempo e materia in nuovi contesti che l’artista avvicina con lo stesso rispetto con il quale si rievoca un pensiero prezioso e lontano, per recuperare decadenti reminescenze emotive e sedimenti psichici improvvisamente bisognosi di ricollocarsi in un presente narrativo che l’artista intende esprimere e condividere [...]“.

 

(da testo critico Enrico Bonetto | L’oggetto intrappolato o la trappola dell’oggetto, a cura di Gaetano Salerno)

 

Enrico Bonetto – L’oggetto intrappolato o la trappola dell’oggetto_testo critico