Fabrizio Vatta

” [...] il colore forma e deforma, individua e cancella. In questo binomio realizzativo disegnare una traccia per poi occultarla trasmette l’essenza sfaccettata della vita: assorbire un dato reale, una suggestione fisica per poi esploderla nella materia che ne amplifica esponenzialmente il sentimento di base, ammantando ogni angolo della sfera visibile della sua essenza con pasta cromatica fluida e dinamica, scrive la teologia di un mondo occulto in divenire in cui esserci, figurare, rappresentata la sola antitesi al nichilismo [...]“.

 

(da testo critico Fabrizio Vatta | Figure, a cura di Gaetano Salerno)